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passaparola

Come risulta dai dati ISTAT al 31/12/2007 in Italia abbiamo 8101 comuni.


Di questi, 
ben 1946 (24%) amministrano fino a 1000 abitanti,
831 amministrano fino a 500 abitanti,
e 48 fino a 100 abitanti!

Il comune di Pedesina ha 33 abitanti e 9 consiglieri più il sindaco ed il segretario.

Undici persone per amministrarne 33!!!

Il mio amministratore di condominio gestisce 5 scale con poco meno di 100 famiglie e circa 200 persone!

Volendo ridurre la spesa pubblica basterebbe unificare i comuni con meno di mille abitanti.
Quasi duemila sindaci in meno, migliaia di assessori comunali in meno, decine di migliaia di consiglieri in meno.
Quanto risparmieremmo?

Vabbene che la democrazia costa, ma così si esagera.

E non dite che i cittadini ci rimetterebbero: ci sarebbero più fondi per i servizi pubblici e non sto dicendo di licenziare i dipendenti di abolire gli uffici.


Come scrive molto meglio di me Travaglio su Voglioscendere, dopo lo scandaloso lodo Alfano a difesa di quattro soggetti più uguali degli altri, è in preparazione il lodo Consolo a beneficio dei ministri.


Sprofondiamo sempre di più!
Abbiamo toccato il fondo e stiamo scavando. 
Siamo dotati di trivella.

Speriamo che la cassazione ponga un freno a queste leggi vergogna, dopo l'eccezione d'incostituzionalità presentata sia nel processo Mediaset che in quello Berlusconi-Mills.

Ciao Rick

Richard Wright è morto.


Oggi è un giorno triste .

Grazie Rick.

Ciao.



Con il famigerato decreto legge 112 del 2008 è stato abolito l'obbligo di compilare le dimissioni volontarie dei lavoratori dipendenti attraverso una procedura telematica.


Piccolo provvedimento che a prima vista rappresenta una semplificazione degli adempimenti, ma nasconde (e neanche troppo) la nota pratica dei datori di lavoro più scorretti, di far firmare le dimissioni in bianco al lavoratore il giorno dell'assunzione, in modo da poterlo mandare via in qualunque momento e poterlo ricattare con la minaccia di avere le sue dimissioni già firmate!

La procedura telematica impediva questa pratica scorretta assegnando un numero al modulo e vietando di tenerselo nel cassetto per lungo tempo.

Ora è più semplice licenziare.

Vedo sempre più persone che giocano a lotto, lotterie, "gratta e vinci", superenalotto, sale bingo e tutte le altre diavolerie create per spillare soldi.


Ora è legittimo giocare ed è anche legittimo sperare di vincere qualcosa, il problema è che la disperazione dovuta alla situazione economica generale e l'analfabetismo di ritorno matematico-statistico fa credere che vincere sia sicuro, certo, "matematico".

E si accendono dibattiti sul metodo infallibile per vincere, per esempio: "comprare un intero lotto di gratta e vinci" spendendo così centinaia di euro. Inutile spiegare che i lotti sono già predisposti in modo tale che i premi presenti all'interno del pacco sono già noti prima (anche se ovviamente non si sa quali siano i biglietti), nè far notare che il premio (tranne in casi rarissimi) sarà una piccola percentuale del costo di acquisto.

Nè valgono ragionamenti che fanno notare come le sale bingo chiuderebbero immediatamente se non avessero utili, o lo stato e i negozianti non venderebbero se non avessero un guadagno.
Inconcludenti sono anche argomentazioni che prendono in considerazione le percentuali di distribuzione dei premi e quelle riservate ai gestori dei giochi e che vengono trattenute prima della distribuzione delle vincite.

Così il giocatore entra nel tunnel e più gioca più perde, più desidera vincere perchè la sua condizione economica peggiora, più è convinto che vincerà perchè ha il metodo "infallibile".

Le sale bingo sono piene e c'è la fila nelle ricevitorie, poi però si allungano anche le file alle mense della Caritas o analoghe e aumentano i piccoli furti di prodotti alimentari nei market.


Povera patria
di Franco Battiato

Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
sì che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.

Dall'album "Come un cammello in una grondaia" del 1991.

Grande, grandissimo Battiato.
Il testo non dimostra (purtroppo) i quasi vent'anni d'età!

Bavaglio

Ecco i video della presentazione del libro Bavaglio al Teatro Vittoria.





































Ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah.

Leggete questo articolo del Guardian. Se non sapete l'inglese non importa. Capirete lo stesso perchè rido. Basta cercare il nome del nostro (sic!) presidente del consiglio.

P.S.
Ancora grazie a Piero Ricca


propaganda (da wikipedia): "...tipo di messaggio mirato a influenzare le opinioni o il comportamento delle persone..."

Durante l'estate titoloni su tutti i tg e giornali: diminuiscono i malati, riduzione delle assenze, effetto brunetta.

Ora dalla lettura del rapporto pubblicato sul sito della funzione pubblica, si capisce la realtà.

Dati estrapolati ad arte, parziali e con nessun valore statistico.

PRIMO PROBLEMA (il campione)
Dal documento (parte 2 pag. 11) si ricava che "l'indagine di luglio ha coinvolto ben 70 amministrazioni". Ora in Italia abbiamo 20 regioni, più di 100 province, più di 8100 comuni; poi ci sono i ministeri, le ASL, le università, le scuole, le forze di polizia, i militari e una miriade di enti piccoli e grandi di qualunque tipo.
E' quindi del tutto evidente che le amministrazioni interessate al rapporto rappresentano una microscopica parte dell'universo pubblico. I dati ricavati possono quindi essere generalizzati solo se rappresentano un campione statistico dell'universo osservato.
Ma come sono state scelte le amministrazioni? Su base volontaria!
Sì avete capito bene! L'amministrazione interessata comunica i dati alla funzione pubblica. E' ovvio che quelle "virtuose", cioè che hanno avuto una riduzione delle giornate di assenza, saranno le prime a rispondere, mentre quelle con più assenze si guarderanno bene dal comunicare i dati.
Oppure il ministro le può comodamente scartare con una scusa qualunque.

SECONDO PROBLEMA (la coerenza dei dati)
Come si può leggere a pag 17 - parte 2 del documento "...il confronto con il Conto Annuale non è del tutto corretto..." perchè "L'indagine qui illustrata fa infatti riferimento alle sole assenze per malattia. Nel caso del Conto Annuale, fino al 2006, queste sono considerate unitamente alle altre assenze retribuite."

Quindi si confrontano due grandezze non confrontabili: si paragonano assenze per malattia con il totale delle assenze retribuite (cioè malattie + altre cause).

E' ovvio che diminuiscano!!!

Altri piccoli dettagli
L'indagine non tiene conto del personale del comparto istruzione (cfr. pag. 7 parte 1 e pag.18 parte 2) che non direi sia una piccola parte del personale pubblico.

Il ministro ha comunque potuto dire ciò che voleva e l'informazione gli è andata a rimorchio senza verificare niente; anche il sole24ore ritenuto autorevole fa lo stesso errore.

Il messaggio comunque è passato: gli statali fannulloni che appena renatino gli fa "BU!" si spaventano e si mettono in riga.

PROPAGANDA, appunto.

per approfondire:
il documento parte 1 e parte 2

analisi più approfindite da noisefromamerika e St Louis's Weblog

Stipendi


Siamo sempre più poveri, i consumi calano, ormai in recessione, le aziende licenziano, la cassa integrazione prospera, i nuovi lavoratori precari hanno compensi che fanno piangere, la media degli stipendi è abbondantemente sotto i valori medi europei per qualunque settore si scelga.

Ma ci sono alcuni settori che, magicamente, non risentono di questa crisi e i cui "salari" sono sopra le medie, non conoscono crisi e si incrementano ad ogni piè sospinto.
Due esempi: i calciatori e i politici.

Per queste due categorie (ma ce ne sono anche altre) la crisi non vale.
Si dirà (almeno per i calciatori): ma è il mercato!! Non si può limitare lo stipendio per legge. Vero, però...

La bravura del calciatore a che serve se non c'è chi lava e stira le divise, prepara il campo, strappa i biglietti, pulisce lo stadio, guida il pullman per la trasferta, etc etc ? - chiedo scusa ma con i politici l'esempio non mi viene, però mi viene con l'amministratore delegato/presidente di un'azienda pubblica (una a caso: Alitalia) ... ... ah, no ... ehm ... ho scritto bravura -

Ecco la mia proposta.
Per un'azienda il rapporto tra il soggetto che guadagna di più e quello che guadagna di meno, non può superare un valore stabilito per legge (per esempio 30 volte) se l'amministratore delegato guadagna € 30.000 al mese, all'ora l'ultimo dei dipendenti non deve guadagnare meno di € 1.000 mensili.
Due ulteriori precisazioni:
1. nel calcolo del compenso devono entrare le somme corrisposte dall'azienda a qualunque titolo, quindi anche rimborsi spese, benefits, stock options, etc etc
2. la regola si deve applicare ai dipendenti, ma anche ai collaboratori esterni, società collegate, servizi esternalizzati, etc etc

Questa regola non risolverebbe tutti i problemi, ma certo almeno certe storture, come il pagamento di profumatissime e sproporzionatissime liquidazioni a presidenti e ad di società pubbliche come Alitalia e Ferrovie forse ce le saremmo risparmiate.

E poi ve li immaginate i politici (dipendenti dello Stato) che per aumentarsi i loro stipendi debbano verificare quanto guadagna l'ultimo precario ed eventualmente aumentare lo stipendio anche a lei/lui!!!

Utopia?

Ultra'

E' ricominciato il campionato di calcio:

sono ULTRA stufo di vedere feriti,
sono ULTRA stufo di vedere scontri,
sono ULTRA stufo di vedere devastazioni,
sono ULTRA stufo di vedere città sotto assedio,
sono ULTRA stufo di vedere treni vietati ai passaggeri normali,
sono ULTRA stufo di sentire i commenti in tv
sono ULTRA stufo di sentire le giustificazioni
sono ULTRA stufo di sentire gli esperti
sono ULTRA stufo di leggere gli editoriali
sono ULTRA stufo di PAGARE tutto questo!

BASTA!

Concordo con quanto scritto da Piero Ricca: se non vogliamo essere complici e sostenitori di tutto questo, asteniamoci da qualunque cosa abbia a che fare con il calcio.

E a chi piace il calcio, andasse a giocare in un bel giardino, che fa' pure bene alla salute.



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