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propaganda (da wikipedia): "...tipo di messaggio mirato a influenzare le opinioni o il comportamento delle persone..."
Durante l'estate titoloni su tutti i tg e giornali: diminuiscono i malati, riduzione delle assenze, effetto brunetta.
Ora dalla lettura del rapporto pubblicato sul sito della funzione pubblica, si capisce la realtà.
Dati estrapolati ad arte, parziali e con nessun valore statistico.
PRIMO PROBLEMA (il campione)
Dal documento (parte 2 pag. 11) si ricava che "l'indagine di luglio ha coinvolto ben 70 amministrazioni". Ora in Italia abbiamo 20 regioni, più di 100 province, più di 8100 comuni; poi ci sono i ministeri, le ASL, le università, le scuole, le forze di polizia, i militari e una miriade di enti piccoli e grandi di qualunque tipo.
E' quindi del tutto evidente che le amministrazioni interessate al rapporto rappresentano una microscopica parte dell'universo pubblico. I dati ricavati possono quindi essere generalizzati solo se rappresentano un campione statistico dell'universo osservato.
Ma come sono state scelte le amministrazioni? Su base volontaria!
Sì avete capito bene! L'amministrazione interessata comunica i dati alla funzione pubblica. E' ovvio che quelle "virtuose", cioè che hanno avuto una riduzione delle giornate di assenza, saranno le prime a rispondere, mentre quelle con più assenze si guarderanno bene dal comunicare i dati.
Oppure il ministro le può comodamente scartare con una scusa qualunque.
SECONDO PROBLEMA (la coerenza dei dati)
Come si può leggere a pag 17 - parte 2 del documento "...il confronto con il Conto Annuale non è del tutto corretto..." perchè "L'indagine qui illustrata fa infatti riferimento alle sole assenze per malattia. Nel caso del Conto Annuale, fino al 2006, queste sono considerate unitamente alle altre assenze retribuite."
Quindi si confrontano due grandezze non confrontabili: si paragonano assenze per malattia con il totale delle assenze retribuite (cioè malattie + altre cause).
E' ovvio che diminuiscano!!!
Altri piccoli dettagli
L'indagine non tiene conto del personale del comparto istruzione (cfr. pag. 7 parte 1 e pag.18 parte 2) che non direi sia una piccola parte del personale pubblico.
Il ministro ha comunque potuto dire ciò che voleva e l'informazione gli è andata a rimorchio senza verificare niente; anche il sole24ore ritenuto autorevole fa lo stesso errore.
Il messaggio comunque è passato: gli statali fannulloni che appena renatino gli fa "BU!" si spaventano e si mettono in riga.
PROPAGANDA, appunto.
per approfondire:
il documento parte 1 e parte 2
analisi più approfindite da noisefromamerika e St Louis's Weblog
Categorie: brunetta, fannulloni, propaganda, statali
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